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In attesa d'imbarco


Scogli,
macigni confinari della costa.

Per chi siede tra essi come un masso
resta dietro la nuca il retroterra:
c'è, come il tempo, uno spazio passato.

Davanti agli occhi, a tutto campo, è il mare:
pista d'acqua che ostenta il suo turgore
come una mammella palpitante
e livella il presente e il passato
spianando il tempo col rullo delle onde:
piattaforma che scorre oltre la vista,
dove ogni punto all'altro è equivalente
e il ritrovarsi qui oppure altrove
dipende solamente dalle stelle.

La riva non s'appaga di tracciare
solo i contorni della terraferma;
si sforza di seguire oltre ogni segno
e circondare, come un lago, il mare.

In bilico sull'ultimo pontile,
da questo scoglio lambito dall'acqua
aspetto per l'imbarco la marea.

Forse è un imbarco dal quale non torno:
ma voglio tendere, immensa, una rete
fino a accerchiare la tua giovinezza.

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