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Entra negli occhi senza farmi male


Solo lunghi rossori,
solo lunghi rossori permangono
del falò spudorato del tramonto.

Da Lipari fino ad Alicudi
piano piano si fredda
il mare,
ch'è un immenso bacile d'olio grigio.

Dirimpetto all'ingresso del porto,
proprio all'orlo della banchina,
s'erge la facciata di vetro
dell'hotel Naxos.
Le navi che imboccano la rada
entrano nella sua vetrata azzurra.

Lunghi rossori striano la guance
del cielo, imbasettate di bambagia ;
là in fondo, vicino a Filicudi,
una rosa di brace si sfalda.

Forse sei altrove o forse sei qui accanto.
Bevono gli occhi il silenzio che scende
nello spento braciere del giorno.
Come una pagnotta di cenere
galleggia sulla destra Panarea.

Soffice come cenere è la sera.
Scompare sullo sfondo Filicudi ;
ma l'orizzonte resta tondeggiante
per la distesa liquida che ingloba.

Secca gli occhi l'assenza d'amore
come la pelle la mancanza d'acqua.
Entra - se puoi - nell'anima,
entra nei miei occhi senza farmi male,
così come, all'ingresso del porto,
la navi s'introducono incorporee
nell'azzurra vetrata del Naxos.

Appena oltrepassata Filicudi
s'erge nel mare una stele votiva
dall'acqua blu cobalto che sprofonda.
Lì una linea invisibile segna
l'incurvarsi del mare verso il nulla.

Tiepida è la carezza dell'acqua
che ci voltola nella battigia ;
e soffice come borotalco
è ai corpi nudi la sabbia di pomice.
E' buio, ma presto sorgerà la luna
e la spiaggia sarà d'un bianco latte.
Oh, sì, adesso, adesso mi sei accanto !
Riaccende ancora il tuo corpo riverso
l'ansito soffocato sulla nuca.

No, non dirò ch'è amore,
se non vuoi.
Entra negli occhi senza farmi male,
fammi specchiare - una volta ! - la tua anima,
fammi varcare la linea sfuggente
tra il bisogno di credere e l'amore.

No, non dirò ch'è amore,
se non vuoi.
L'amore, d'altra parte, è come l’anima :
nessuno, credi a me,
nessuno mai l'ha visto.
Solo chi l'ha bevuto racconta
- come una storia di pesca fatata -
d'una vela scorrente sull'acqua,
gravida del pallore della luna,
che una sera si trova riflessa
nella vetrata che l'aspetta in sorte.

Andiamo pure al largo, se ti pare ;
ma troveremo l'acqua un po' più fredda.
No, non ti chiedo a cosa andiamo incontro :
fammi entrare negli occhi, con la luna !
E non dirò ch'è amore,
se non vuoi ;
no, non dirò ch'è amore,
se hai paura.

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