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Il sorriso del gatto


Da Tuscolo a Marino
dicembre stringe le arterie
delle viti
e ne arrugginisce le foglie.

Pazzo andare per mare in pieno inverno,
sotto un sole ch'è uscito di stagione.
D'intorno non c'è l’ala d’un uccello
e l'aria è saponata di silenzio.

Chi sa che non l'abbia sorpassata !
D'inverno almeno, sulla rotta corsa,
Montecristo è un'ipotesi sull'acqua.

Il sole è caldo, ma sempre stranito.
E' andato fuori asse lo Stivale
e con lui, forse, lo stesso pianeta.
Quest'anticiclone che s'incava
oltre ogni più arrischiata previsione
deprime il mare sotto il suo livello
con un invisibile tampone.

All'improvviso, a tre quarti di prua,
al diradarsi della bruma emerge,
da un mare atemporale, il monolìto.
Si svela arcanamente,
come il segreto farsi d'un amore
che guardiamo con gli occhi d'ogni giorno
senza vederlo:
ci vuole un commutatore di banda
perché si riveli sullo schermo.

Sta come un masso in mare Montecristo,
cresciuta mezzo metro su se stessa
con lo zoccolo algoso scoperto.
Arroventata e inospitale a luglio,
arde oggi dolcemente il suo granito
come una pallida brace.

Fortezza di solitudine
dalle campane legate,
che in cima ha una capra di vedetta.
Sugli spalti provati dal vento
i cannoni hanno la gola interrata
con un ciuffo d'erba nella bocca.

La spietatezza del granito cede
solo per una sosta pigliafiato
all'insistenza avvolgente del vento
che porta gli uccelli di passo.

Circoscritta in se stessa,
sta a picco da ogni lato sui suoi fianchi
e da ogni dove finisce nell'acqua,
come una nave ancora sbalordita
d'essersi incagliata in alto mare.

Precipita il meriggio decembrino:
s'aggira sugli spalti un vento stanco
che viene da terre lontane.
Credevo - ma non è così - che qui,
come il sale nell'acqua, si sciogliesse
l'enigma della nostra binità.
Di che colore hanno gli occhi gli assenti ?
Questa sera i tuoi si spalancano,
dinanzi ai miei, col colore del vento.

Dicembre stringe le arterie
come un laccio emostatico.
Non ho più fretta di venirti incontro:
nel tempo fatto lungo dal digiuno
ho appreso che non è importante il dono
ma il gesto delle mani
che lo preparano.

E' il primo grigiore dell'alba.
Forse, come del gatto di Lewis Carrol,
di quest'isola, chiusa nel suo sonno
col capo ammantellato dalla bruma,
persiste solo una ruga nell'acqua.

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