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Ho schiumato la patina del sogno


Resina di luna,
linfa giallastra di luna oscurata.

D'una nera candela
giallo lume il tuo sguardo.
Si puņ fare un viaggio in un profumo
o contemplando un volto
fino alla transustanziazione,
ma č da solo che debbo tentare
di risalire il torrente del mio sangue.

Linfa rossastra di luna,
per il sangue alla testa perturbata.
Con te vacilla il senso di questi anni
che hanno bruciato le ali a un fuoco fatuo.

La fronte cerchiata dalla benda
di chi cammina avanti alla sua ombra,
ho accostato il calice ossidato
alle labbra e, tenendo chiusi gli occhi
per non guardare il fondo speculare,
ne ho schiumato la patina del sogno.

Poi non rammento molto : da una donna ho appreso
d'aver sorbito, con la mente altrove,
il vuoto allappante della coppa
e, riflessa nel fondo verderame,
sorella mutante dell'amore,
l'inquietudine.

Fibrilla la candela, fuggitiva
da se stessa ;
stringo forte una mano che non scalda.

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